Una cover per Kobo, un unico grido: Gecko. Ricordate qualche settimana fa? Vi annunciavo che avrei acquistato una custodia per il mio nuovo Kobo Glo, al solito mi sono fidato degli olandesi di geckocovers.com che già mi avevano stupito in positivo con la custodia nera standard per il Touch che avevo preso l’anno scorso. Stavolta sarà che l’oggettino è più grazioso, e qualche pensiero ai led che illuminano lo schermo ce l’ho, ho optato per una luxe cover (e non sono il solo, vero Sandra Olianas? Avete letto il suo post “Kobo Glo. Il mio libro ancora più magico”? No? Dovete!).
Non so se le custodie Gecko siano disponibili nei negozi o meno, io ho sempre optato per ordinarle direttamente dai Paesi Bassi; fatta la richiesta lunedì il martedì della settimana dopo (otto giorni “pieni” di attesa, scusate ma faccio sempre confusione con quelli lavorativi e non) mi è arrivata come il precedente acquisto via posta senza alcun intoppo. Quella che vedete nell’immagine sotto è la vista frontale, il tasto a clip di chiusura rimane quindi sul retro. Almeno a me fa l’effetto che la cover sia sempre “a rovescio” – potrebbe alla lunga risultare fastidioso – ma io dopo un po’ ci ho fatto l’abitudine.
Come l’amico Schumi e Sandra ho optato per la custodia rossa con l’interno nero; il Glo si infila da sinistra a destra, dà l’impresisone di essere molto protetto, e rimangono liberi gli alloggiamenti per il cavo USB nella parte inferiore (è visibile di conseguenza anche il logo Kobo) e i tasti per l’accensione/spegnimento sia del lettore sia della luce nella parte in alto a destra. Niente più elastici come nella cover standard (angoli in alto a destra e sinistra) dove di fatto quello a destra non si utilizzava quasi mai in lettura perché impedisce un agevole utilizzo del tasto accensione/spegnimento, appunto.
Nell’utilizzo la cover mi è sembrata comoda, è molto “morbida”, oltre che fatta abbastanza bene a livello di rifiniture (sì, è un made in Estremo Oriente come il 99% deglia accessori legati al mondo dell’elettronica), più pratica per l’accensione/spegnimento della standard ma meno adatta se volete/dovete prendere appunti con frequenza. Perché? Perché lo spessore della cornice della cover, quella che regge il device su tre lati, è alto e rende la tastiera virtuale un po’ scomoda quando si tratta di premere i tasti posti in loro prossimità. Mi auguro di avervi fatto capire il tipo di disagio, comunque contenuto.
A differenza della cover standard non si chiude con un elastico stile Moleskine ma con la clip dando l’impressione di una maggiore protezione del lettore digitale – tenete però conto che essendo la chiusura sul retro potrebbe darvi fastidio durante la lettura. Non mi sono arrischiato di farlo cadere apposta ma una caduta normale da un metro dovrebbe assorbirla – mi era capitato con il Touch e la cover standard – proteggendo adeguatamente lo schermo (un po’ meno l’angolo in alto a destra che rimane più scoperto e vulnerabile) da shock irreparabili.
Il consiglio al solito che do ai nuovi lettori digitali è di procurarsi una cover che vi piaccia se intendete fare un uso extradomiciliare del vostro ereader. Serve. Lo ripeto. Serve. Magari pensate di no, ma fidatevi. Serve. Quelle della Gecko costano tra i 19,95 euro (standard) e 24,95 euro (luxe), sono realizzate bene e non pagate la spedizione acquistando direttamente su Amazon. Ma siete liberi di scegliere la marca e il tipo che preferite; mi auguro di avervi chiarito le idee su questo paio di modelli realizzati da una giovane azienda europea. Bene, se ora siete equipaggiati, portate il vostro Kobo in giro!
Immagine | Spot Fiat Seicento

























