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Kobo Glo Cover, una recensione della custodia Luxe di Gecko

“C’è anche rossa?”

Una cover per Kobo, un unico grido: Gecko. Ricordate qualche settimana fa? Vi annunciavo che avrei acquistato una custodia per il mio nuovo Kobo Glo, al solito mi sono fidato degli olandesi di geckocovers.com che già mi avevano stupito in positivo con la custodia nera standard per il Touch che avevo preso l’anno scorso. Stavolta sarà che l’oggettino è più grazioso, e qualche pensiero ai led che illuminano lo schermo ce l’ho, ho optato per una luxe cover (e non sono il solo, vero Sandra Olianas? Avete letto il suo post “Kobo Glo. Il mio libro ancora più magico”? No? Dovete!).

Non so se le custodie Gecko siano disponibili nei negozi o meno, io ho sempre optato per ordinarle direttamente dai Paesi Bassi; fatta la richiesta lunedì il martedì della settimana dopo (otto giorni “pieni” di attesa, scusate ma faccio sempre confusione con quelli lavorativi e non) mi è arrivata come il precedente acquisto via posta senza alcun intoppo. Quella che vedete nell’immagine sotto è la vista frontale, il tasto a clip di chiusura rimane quindi sul retro. Almeno a me fa l’effetto che la cover sia sempre “a rovescio” – potrebbe alla lunga risultare fastidioso – ma io dopo un po’ ci ho fatto l’abitudine.

Come l’amico Schumi e Sandra ho optato per la custodia rossa con l’interno nero; il Glo si infila da sinistra a destra, dà l’impresisone di essere molto protetto, e rimangono liberi gli alloggiamenti per il cavo USB nella parte inferiore (è visibile di conseguenza anche il logo Kobo) e i tasti per l’accensione/spegnimento sia del lettore sia della luce nella parte in alto a destra. Niente più elastici come nella cover standard (angoli in alto a destra e sinistra) dove di fatto quello a destra non si utilizzava quasi mai in lettura perché impedisce un agevole utilizzo del tasto accensione/spegnimento, appunto.

Nell’utilizzo la cover mi è sembrata comoda, è molto “morbida”, oltre che fatta abbastanza bene a livello di rifiniture (sì, è un made in Estremo Oriente come il 99% deglia accessori legati al mondo dell’elettronica), più pratica per l’accensione/spegnimento della standard ma meno adatta se volete/dovete prendere appunti con frequenza. Perché? Perché lo spessore della cornice della cover, quella che regge il device su tre lati, è alto e rende la tastiera virtuale un po’ scomoda quando si tratta di premere i tasti posti in loro prossimità. Mi auguro di avervi fatto capire il tipo di disagio, comunque contenuto.

A differenza della cover standard non si chiude con un elastico stile Moleskine ma con la clip dando l’impressione di una maggiore protezione del lettore digitale – tenete però conto che essendo la chiusura sul retro potrebbe darvi fastidio durante la lettura. Non mi sono arrischiato di farlo cadere apposta ma una caduta normale da un metro dovrebbe assorbirla – mi era capitato con il Touch e la cover standard – proteggendo adeguatamente lo schermo (un po’ meno l’angolo in alto a destra che rimane più scoperto e vulnerabile) da shock irreparabili.

Il consiglio al solito che do ai nuovi lettori digitali è di procurarsi una cover che vi piaccia se intendete fare un uso extradomiciliare del vostro ereader. Serve. Lo ripeto. Serve. Magari pensate di no, ma fidatevi. Serve. Quelle della Gecko costano tra i 19,95 euro (standard) e 24,95 euro (luxe), sono realizzate bene e non pagate la spedizione acquistando direttamente su Amazon. Ma siete liberi di scegliere la marca e il tipo che preferite; mi auguro di avervi chiarito le idee su questo paio di modelli realizzati da una giovane azienda europea. Bene, se ora siete equipaggiati, portate il vostro Kobo in giro!

Immagine | Spot Fiat Seicento

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Kobo Touch e dizionari italiani, come usare il vocabolario Devoto Oli incorporato

ereader Kobo e vocabolario della lingua italiana Devoto Oli, un bel matrimonio

Devoto Oli, grazie a Mondadori gli ereader Kobo guadagnano un ottimo vocabolario. Tra le comodità di un lettore digitale c’è la sua leggerezza, tra i suoi vantaggi la possibilità di avere a portata di mano quelli che fino a quindici anni fa erano opere indispensabili ma un po’ ingombranti, i dizionari. Fino a ieri non c’era, adesso con l’aggiornamento software 2.1.4 c’è, la famiglia Kobo ha un parente italiano in più e molto erudito per giunta, il vocabolario della lingua italiana Devoto Oli.

Come potete vedere dalla foto, l’oggetto fisico sarebbe parecchio scomodo da portare in borsa, senza contare la sua pratica custodia di cartone antipolvere e il cdrom compresi nell’edizione 2012. Bene, ora, seppure invisibile (se ci pensate è davvero fantascienza cosa siano diventati i dizionari) mentre leggiamo un ebook sul Touch possiamo richiamare la voce che ci interessa; ho scelto il lemma “sorriso” per dare una dimostrazione pratica a chi un lettore Kobo non l’ha ancora comprato.

Esistono due modalità per attivare il vocabolario: sfiorando la parola durante la lettura possiamo accedere al significato alla pari di altri ebook reader (qualche lettore di Kindle può confermarlo?); oppure evidenziando il lemma, in basso a sinistra potrete scegliere “Definizione” o “Traduzione”, il primo tasto virtuale rimanda alla pagina del Devoto Oli isolata dall’ebook in consultazione, il secondo tasto permette di utilizzare il dizionario Merriam-Webster’s Italiano-inglese. Niente male 🙂

All’aggiornamento software 2.1.4 i dizionari monolingue disponibili sono sette: italiano, inglese, tedesco, francese, spagnolo, olandese e giapponese. A questi si aggiungono quelli bilingue nella combinazione Inglese-italiano, Inglese-tedesco ecc. più l’Italiano-inglese citato sopra. Nel caso vi servisse “spazio” è possibile decidere quali dizionari caricare e quali no, ovvero quali avere sempre a portata di dito, per darvi un’idea il Devoto Oli pesa 10,6 MB, il Merriam-Webster’s 1 MB.

Chissà che entro l’anno non arrivi anche il dizionario portoghese; come forse avrete letto a fine settembre Kobo ha stipulato degli accordi con FNAC (proprio come in Francia) per arrivare nei negozi in Portogallo e con Livraria Cultura per sbarcare nientemeno che in Brasile. Posso anche sbagliarmi ma sull’esempio dell’arrivo in Italia, avvenuto lo ricordo grazie a Mondadori, non credo lasceranno i lettori di lingua portoghese sprovvisti di vocabolario. Buone letture a tutti.

Foto | lettoredigitale.com

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Aggiornamento autunnale software Kobo Touch 2.1.4

La barra di stato del Kobo Touch dopo l’aggiornamento software 2.1.4

Paese che vai firmware che trovi, Kobo debuttando in Italia l’altro ieri ha ufficializzato un aggiornamento software – il 2.1.4 – che era già trapelato nei giorni scorsi, ora è possibile (finalmente) 1. Installare dizionari nelle tue lingue preferite 2. Sfogliare le pagine e caricare gli ebook ancora più velocemente 3 Beneficiare dei miglioramenti apportati alla selezione del testo, all’utilizzo dell’evidenziatore e alla connessione wireless 4 Visualizzare una nuova Guida Rapida (nella sezione Auito).

Ovvio che stia parlando soprattutto agli utenti storici, magari voi l’avete comprato ieri od oggi in una Libreria Mondadori ed è già aggiornato. Un’altra modifica alla home: l’icona “rotella” delle Impostazioni è accessibile non più in alto a sinistra, ero un po’ in panico non trovandola, ma dopo aver sfiorato l’icona “tre linee” in alto a destra che appunto permette di vedere l’ora,  lo stato della batteria, attivare il wi-fi, sincronizzare il dispositivo e consultare la Guida in linea.

Cliccando su Guida in linea, anche se il Kobo non è collegato a una rete wireless, potete accedere alla Guida rapida che altro non è che una serie di sei schermate che spiegano in modo semplice le principali cose da sapere sul funzionamento del Kobo Touch (o Mini): 1. Scopri il tuo ereader 2. Inizia a leggere 3. Cerca una parola 4. Sincronizza la tua Libreria 5. Sospendi la lettura 6. Menu (un riassunto delle icone che troverete utilizzando il lettore digitale).

Non ho ancora avuto modo di smanettarci… ma la voce “Gestisci Dizionari” – sono in tutto quindici, otto bilingue e sette monolingue – raggiungibile mentre si legge un libro elettronico, oppure se cliccate su Lingua nelle Impostazioni, è proprio una bella innovazione rispetto al passato, si può inoltre decidere quali caricare e quali no; credo che ci farò un post domani sul Devoto Oli, tra i miei dizionari preferiti, che Mondadori ha implementato negli ereader Kobo 🙂

Foto | lettoredigitale.com

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Kobo Touch in vendita da oggi nelle librerie Mondadori, come configurare il vostro primo ereader

Facciamo conoscenza con i tre ereader Kobo: Touch, Glo e Mini

Benvenuti, avete appena comprato un Kobo Touch a 99 euro e vi state chiedendo: “E ora?”. Adesso ad esempio collegate il vostro ereader al computer perché, alla pari di un iPod con iTunes, vi serve un software, chiamato Kobo Desktop, per iniziare a utilizzare il lettore digitale. Infatti per fare il set-up e registrare l’ebook reader dovrete scaricarlo gratuitamente.

Nei prossimi giorni arriverà poi un aggiornamento firmware, il numero 2.1.4 – alcuni Kobo Glo ce l’hanno già installato (ad esempio in Inghilterra, cliccate qui) – dove mi aspetto Kobo ci fornirà finalmente un dizionario italiano; sì, ho un Touch dall’anno scorso e vi assicuro che per ora (avete anche voi il firmware 2.0.0?)  non c’è, provate pure a cercarlo.

A questo punto dovete crearvi un account oppure potete accedere tramite Facebook, non sono su questo social network quindi non ho idea di come prosegua la configurazione se cliccate a destra; se invece cliccate a sinistra ci sarà la solita procedura, indirizzo mail, scegli una password, conferma la password. Ora avete le credenziali per accedere al Kobo Store.

Scollegando il Kobo Touch dal computer e accendendolo troverete installato il firmware 2.0.0, se la lingua fosse ancora quella inglese premete sulla rotellina in alto a sinistra, poi “Settings” e nella schermata successiva “Language” e selezionate “Italiano”. Non so bene come funzioni con i dispositivi che troverete nelle librerie, magari sono già a posto.

Mentre sto scrivendo è attivo solamente kobobooks.com e su inmondadori.it è ancora presente la schermata di presentazione del Touch, credo che nelle prossime ore (?) sarà attivata la libreria di Mondadori così come da comunicato stampa: “Il catalogo in italiano offre oltre 60.000 titoli di tutte le case editrici, di cui 30.000 gratuiti”.

Aggiornerò stasera il post; voglio verificare come funziona la promozione speciale che consente di scaricare gratis 🙂 3 ebook a scelta tra i 9 qui di seguito: LéonieIl respiro del drago; La dieta Dukan; Il cacciatore di occhi; L’inverno del mondo; Il linguaggio segreto del volto; 1Q84Steve Jobs; Cinquanta sfumature di grigio.

Aggiornamento: Ho chiamato la Mondadori Multicenter di Bologna in pausa pranzo e una gentilissima ragazza ha confermato quanto già pensavo. All’interno della confezione del Kobo Touch è presente il coupon con i codici – approfondite qui – che permettono di scaricare gratuitamente tre dei libri descritti sopra; è anche possibile collegarsi wi-fi in negozio e farsi assistere nell’acquisto dal personale della libreria.

Quello che non mi aspettavo, e che con il senno di poi avrei dovuto sapere, è che l’account di inmondadori.it – ho dovuto procedere a una nuova iscrizione, pensare a un nome utente e a una nuova password – rimanda a kobobooks.it (vi metto sotto uno screenshot della schermata che appare quando provate a comprare un libro sul sito Mondadori) dove una volta fatto il log-in si completerà la transazione economica. Un po’ tortuoso ma pratico alla fine, inMondadori è una sorta di “vetrina”.

Immagini | Screenshot da Kobo Deskotp e http://www.inmondadori.it

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Tablet ed ereader Nook, avversario di Kindle per ora solo in USA e UK

In questo blog scrivo di Kobo perché è l’ereader che uso, mi sono permesso di accennare ai prodotti Sony perché (bisogna dar loro merito) li trovi con facilità nei negozi di elettronica – il nuovo PRS-T2, a proposito, si staglia tra lettori digitali meno quotati con i suoi 159 euro, almeno nei Mediaworld dove sono andato –, di Kindle perché è il leader del mercato ma mai degli ereader e tablet Nook di Barnes & Noble.

Ora vi spiego il perché, e penso di non essere fuoriluogo citando una delle loro FAQ: “Posso cambiare la lingua del menu del mio NOOK Color (NOOK Simple Touch senza o con GlowLight ecc.) in un’altra lingua che non sia l’inglese? No, il menu è solo in inglese“. Può darsi che la situazione cambi domani, ma cosa devo pensare di un’azienda che produce un lettore digitale equipaggiandolo solo con la lingua del suo mercato interno?

Se volete procedere all’acquisto di un Nook – negli USA hanno appena abbassato il prezzo del GlowLight a 119 dollari per sottrarre vendite al Kindle Paperwhite – il blog di Lorenzo Poggioli vi schiarirà le idee su quanto sia macchinoso utilizzarne uno, cliccate qui (almeno, questa è la mia conclusione). D’altro canto come scrivono gli amici di Pianeta eBook i nuovi tablet Nook HD e HD+ darebbero filo da torcere al Kindle Fire…

Se siete incuriositi su come Barnes & Noble voglia combattere Amazon in un mercato diverso da quello USA (ovvero nel Regno Unito da questo autunno) vi consiglio un articolo/riassunto uscito su The Wee; a mio parere i Nook sono buoni lettori – anche se i suoi ereader attualmente in commercio sono una generazione indietro rispetto a Kindle e Kobo – è proprio la loro politica aziendale “local” che lascia perplessi.

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Come si acquista un ebook con il Kobo Touch

Per acquistare un ebook, dalla home selezionare “Trova libri” e poi “Cerca in Kobo”

Acquistare ebook con Kobo? Niente di più semplice. Chiacchierando su Twitter con Livia Blasi è saltato fuori come già da alcuni giorni (forse per prova dato che a breve Mondadori ufficializzerà l’apertura di inmondadori.it) erano selezionabili su kobobooks.com alcuni libri in italiano degli editori più disparati. E allora ho voluto fare una prova, ho comprato un ebook dal dispositivo – possibile se collegato a una rete wi-fi.

Ora, scegliendo dalla home page la voce “Trova libri” appare un menu a tendina e cinque possibilità, cinque diversi modi per arrivare al libro che cercate: Libri simili, Consigliati per te, Categorie, Liste di lettura e Cerca in Kobo. Nel mio caso conosco il cognome dell’autore (oppure potete cercare per titolo) quindi la scelta giusta sarà Cerca in Kobo dove “Kobo” è sia il vostro lettore sia lo store, come potete vedere nell’immagine sotto.

In alto nella schermata “Cerca nella biblioteca” vedete, ho selezionato Libri Kobo (se viceversa avessi optato per Biblioteca avrei cercato tra gli ebook già acquistati/caricati, cosa inutile quando si cerca un libro da comprare). Appare la tastiera virtuale del lettore digitale, mentre scrivete appaiono dei suggerimenti, nel mio caso nessuno corretto dato che cerco Paolo Cognetti – autore Minimum Fax che conosco da quindici anni.

Premendo “Vai” passo alla schermata successiva, i “Risultati della Ricerca”, dove tra tre titoli con tanto di miniatura della copertina trovo anche l’ultimo libro di Paolo, tra i pochi per ora a disposizione sullo store Kobo (ci si aspetta che l’assortimento sia rimpinguato al più presto) quello che stavo cercando, Sofia si veste sempre di nero, a fianco un tasto virtuale inequivocabile, “Acquista”.

In tre passaggi potete quindi trovare il vostro ebook conoscendo l’autore o il titolo corretto. Questa procedura è simile a quando andate in libreria a colpo sicuro oppure a quando chiedete al libraio che controlla a terminale se il libro c’è o non c’è. Le altre opzioni cercano di aiutarvi in modi differenti, o grazie alle vostre letture precedenti o attraverso macro categorie: thriller, fantasy ecc.

Accipicchia, potreste dirmi, e se premo adesso il tasto “Acquista” che succede? Mi scalano subito i soldi? E se mi fossi sbagliato? Niente paura, la schermata decisiva è quella successiva, “Confirm” – curioso che non sia ancora stata tradotta, forse il prossimo firmware la sistemerà –, dove compaiono il metodo di pagamento, l’indirizzo di fatturazione (ho protetto i miei dati sensibili con la banda nera) e il riepilogo.

Come è possibile pagare un ebook? Collegando il vostro Kobo Touch, Kobo Glo, Kobo Mini ecc. a una carta di credito, se premete “Mostra dettagli” a destra della pagina “Confirm” accedete infatti alla classica schermata ben conosciuta a chi fa pagamenti on-line – o semplicemente a chi ha un iPhone o uno smartphone – con i campi dove inserire il numero della carta, il codice di controllo e la scadenza.

Solo una volta sfiorato il tasto “Acquista ora” il lettore digitale, il Kobo Touch in questo caso, procederà a convalidare il pagamento – Grazie per il tuo acquisto! – e ad autorizzare il download dell’ebook sull’ereader. In pochi secondi il libro da voi scelto si aggiungerà agli altri presenti nella biblioteca comparendo nella home page – tra i cinque titoli consultati per ultimi – pronto per essere letto.

È stato difficile acquistare un ebook? No. Ho comprato con facilità un libro in formato epub, protetto da Adobe DRM, realizzato da una casa editrice indipendente come Minimum Fax grazie a Kobo – e avrei potuto regalarlo a qualcun altro via mail o anche solo scaricare una preview di quell’ebook – il cui assortimento titoli pareggerà si spera in poco tempo quello di Amazon. Il Kindle ha un nuovo avversario in Italia.

Immagini | lettoredigitale.com

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Pordenonelegge 2012, tra letteratura e videogame la parola agli scrittori

Sabato sera in occasione della XIII edizione di Pordenonelegge ero seduto in prima fila ad assistere all’incontro Letteratura e videogames; i relatori erano gli scrittori Tullio Avoledo e Pierdomenico Baccalario, moderatore Luca Crovi della Sergio Bonelli Editore. Luogo della chiacchierata il chiostro della biblioteca civica di Pordenone, sul palco, insieme ai tre personaggi  citati sopra, i libri della Multiplayer.it Edizioni – tutte opere narrative (o manuali, guide strategiche) collegate ai videogiochi attualmente in commercio per PC e le principali console.

Baccalario ha esordito parlando del suo Commodore VIC 20, Avoledo del suo Commodore 64 e Crovi di quando il padre portò a casa Pong per Atari. Insomma per chiunque sappia qualcosa di videogiochi stiamo parlando degli albori di questa forma di intrattenimento casalingo. Ovvio che nessuno di loro si sia fermato agli anni Settanta/Ottanta, sono tuttora videogiocatori, chi più chi meno. Avoledo ha anzi scritto Le radici del cielo nel 2011 (lo trovate in ebook su IBS a 7,90 euro) ambientato nel mondo di un videogame tratto da un romanzo: Metro 2033 di Dmitry Glukhovsky.

Mi perdonerete se vado a memoria; dunque Baccalario e Avoledo – senza gli scrupoli di Bissell che sull’argomento ci ha scritto un saggio, Voglia di vincere, dove sostiene che narrazione tradizionale e meccanismo di gioco siano in contrasto nei videogame – hanno dichiarato che romanzi e videogiochi stanno diventando sempre più vicini, specie quelli dove le tue scelte influenzano in modo significativo il proseguimento della storia. Per Baccalario i videogame hanno portato su schermo i librogame e le loro storie a bivi (e ora siamo al cortocircuito, a breve uscirà infatti il videogame di Lupo Solitario).

Avoledo – fregandosene inoltre della distinzione tra letteratura alta e bassa – ha poi affermato che con i suoi romanzi (vedi L’anno dei dodici inverni nel quale viene citata non a caso la serie di Fallout) ha da sempre ricercato una formula di narrazione vicina a quella presente all’interno dei videogiochi, tanto da sperare che un libro come Un buon posto per morire, scritto in coppia con Boosta, possa diventare un giorno un gioco. Non poteva poi lasciarsi scappare l’occasione di partecipare al progetto Metro 2033 per tratteggiare l’Italia come la vede lui in un universo narrativo ancora intonso.

Crovi ha parlato dell’arrivo in redazione della Bonelli prima del trailer dell’ultimo episodio di Assassin’s Creed e poi del gioco, dello stupore di fronte a un videogame realizzato così bene – ricordo che questo videogioco come ci ha illustrato Emilio Cozzi del Sole 24ORE è oggetto anche di una mostra itinerante, proprio come fosse un’opera d’arte –; nell’arco di quarant’anni insomma le storie prima solo nei libri (e adesso negli ebook) stanno cambiando, stanno diventando sempre più transmediali. Nulla di nuovo per chi mastica già la materia ma ogni tanto il punto sullo stato delle ose è utile farlo 😉

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Kindle Paperwhite, perché per ora Amazon lo mette in vendita solo negli USA

Kindle Paperwhite, sì probabilmente ne sono ossessionato 🙂 ma le ragioni per le quali Amazon ha deciso di “concedere” il suo prodotto solo ai clienti statunitensi mi sconcertano. Secondo Michael Kozlowski del sito goodereader.com, che cita fantomatiche fonti vicine ad Amazon, dovremo aspettare fino al 2013 per la commercializzazione extra-USA. Rumors ripresi anche da Nate Hoffelder su www.the-digital-reader.com.

E tra l’altro Hoffelder trova del tutto normale che Amazon – per via di problemi di rifornimento del dispositivo, pare già in atto dato che i tempi di consegna più passano i giorni stanno slittando in avanti  – si concentri sul mercato di casa e, avendo paura di rimanere a secco in autunno e inverno, quando le feste aiutano le vendite non solo dei libri tradizionali ma anche di quelli elettronici, agisca così snobbando il resto del mondo.

Ora torniamo indietro con la memoria e pensiamo al Kindle Touch. Ricordate com’è andata? Lo ricostruisce (in tedesco) Chalid El-Heliebi sul sito cme.at: ufficialmente in consegna negli USA il 21 novembre 2011 arrivò in Europa il 27 aprile 2012. Cinque mesi dopo. Ora non faccio sondaggi ma quante persone hanno comprato un ereader touch non Kindle durante questo lasso di tempo? Fuori dagli States penso in tanti.

El-Heliebi ipotizza il lancio europeo del Kindle Paperwhite per inizio marzo 2013; Hoffelder invece scrive che l’ereader con lo schermo illuminato di Amazon “will go international some time in late November” perché per allora, passato il Giorno del Ringraziamento (22 novembre 2012), l’azienda avrà di sicuro abbastanza lettori da poterlo mettere in commercio nel mondo. Insomma, lo stanno facendo per noi di ritardare l’uscita.

Aggiornamento 15/09: ho letto con interesse stamattina un post di Peter Nowak – The Coming eBook Boom su “Maclean’s” – che mi fa sentire meno solo nei miei ragionamenti (i commenti degli statunitensi che ho letto mi fanno cadere le braccia) dato che, di fronte alle strategie prudenti (?) di Amazon, si chiede: “What about the rest of us living outside the U.S.?”.

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Regalare ebook in italiano, dove si può e dove no (per ora) vedi Amazon

19 novembre 2010 Amazon negli USA introduce la funzione “Regala un ebook”

Cosa c’è di più bello che regalarsi un ebook? Regalarlo a un amico, proprio come si fa con i libri. L’altro ieri ho scoperto che un mio amico si è da pochi giorni procurato un Kindle e, dopo aver parlato buona parte della serata di editoria eletronica, sono tornato a casa con la voglia di donargli un titolo in particolare. Mi reco quindi sul Kindle store perché voglio regalarglielo del formato giusto ma accipicchia, c’è un intoppo.

Ho constatato infatti qualcosa di gà noto a tanti, non posso (ancora) regalare un ebook al mio amico. Amazon ha sì infatti attivato l’opzione “Give as a Gift”, esattamente il 19 novembre 2010 dopo anni di richieste (potete leggere un articolo dell’epoca al riguardo su www.eweek.com), ma a distanza di quasi due anni tale funzione non è disponibile per gli store fuori dagli Stati Uniti, neppure nel Regno Unito.

Vi cito il passaggio di un altro post, l’ha scritto Jim Martin su http://www.pcadvisor.co.uk il 30 marzo di quest’anno, si intitola Why can’t you give a Kindle book as a gift?: “Non è chiaro comprendere che non è possibile acquistare un ebook sul Kindle store per qualcun altro. Conosciamo persone che l’hanno fatto solo per capire che l’ebook era vincolato al loro lettore, tanto che hanno dovuto così comprare un buono spesa e inviarlo all’altra persona”.

Il sistema creato da Amazon ha delle rigidità come vi scrivevo in un vecchio post; il formato .mobi utilizzato dal Kindle con estensione .azw fa sì che se volessi leggere puta caso un file .epub sul Kindle dovrei procedere a una sua laboriosa conversione, come spiegato ad esempio su www.ebook-reader.it. E le voci di un’apertura di Amazon hai formati liberi, vedi Kozlowski su goodereader.com, rimangono per adesso, appunto, voci.

In sintesi, se acquistate un Kindle siete legati al suo negozio – grazie al cielo molto fornito –, non potete al momento comprare un ebook per qualcun altro (forse in futuro sì, ma solo per un altro possessore di Kindle) ed è complicato leggerci un libro elettronico acquistato altrove, a meno che chi lo riceve non abbia una discreta conoscenza dei diversi formati degli ebook. Vi sembra ragionevole?

In Italia le librerie on-line che permettono di regalare ebook (in formato .epub) in lingua italiana sono per ora, da una mia rapida ricognizione: Bookrepublic, ebook.it e Ultima Books. I commenti sono aperti, se siete a conoscenza di altri store che consentono di donare libri elettronici – prodotti dall’intera industria editoriale italiana – vi invito ad aggiornare la breve lista di cui sopra. E chissà, magari a breve, Amazon ci stupirà.

Aggiornamento 02/10/2012: anche su kobobooks.it – lo store che in partnership con Mondadori ha aperto oggi – è possibile regalare libri elettronici via mail; è presente infatti un semplice pulsante “Invia come regalo” che consente di spedire a un’altra persona, per posta elettronica (tranne che in Giappone), un volume in formato digitale .epub, proprio come nelle tre librerie indicate sopra.

Fotogramma | FinancialNewsOnline by You Tube

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ebook reader quanto mi costi, prendiamo i lettori PRS Sony

A settembre 2012 Euronics se acquisti il Sony PRS-T2 ti regala la custodia

Un Sony PRS-T2 nella cassetta delle lettere? In questi giorni stanno distribuendo un volantino della catena di negozi Euronics con le offerte valide fino a metà settembre, in prima pagina oltre a un televisore e un pc portatile c’è anche l’ultimo lettore di libri elettronici commercializzato da Sony, erede del PRS-T1. Perché ve lo mostro nell’immagine qui sopra? Perché contiene degli spunti interessanti di riflessione, come già segnalato sul forum di Simplicissimus.

Intanto il prezzo italiano dell’ereader che non viene venduto a 158,99 € come sul sito ufficiale Sony ma a 159 €; in cosa consiste allora lo sconto del 15,9%? Probabilmente alla custodia inclusa – come chiunque abbia comprato un lettore sa, un accessorio indispensabile – che sul mercato costa tra i 19,95 e i 35€ a seconda del produttore. Tanti commentatori hanno sottolineato quanto sia strana la politica dei prezzi di Sony che rispetto ai concorrenti (modello equivalente) costa circa trenta euro in più.

Come scritto ad esempio su ebookReaderItalia.com il Sony PRS-T2 a leggere le prime recensioni – io vi raccomando tra le tante quella uscita su Engadget a firma di Brian Heater, la trovate cliccando qui, certo che lui negli States può acquistarlo a 129$ – è un buon lettore ma, a pochi giorni dall’annuncio di nuovi Kindle da parte di Amazon e di un “autunno caldo” sul fronte degli ereader, in ritardo sulla concorrenza.

La politica di rimessa dell’azienda nipponica sembra denunciare una volontà rinunciataria, quella di essere sì sul mercato dei lettori di libri digitali ma non da protagonista, come invece accadde con il Walkman nel 1979 con i nuovi supporti musicali dell’epoca (per i più giovani: le musicassette, inventate negli anni Sessanta). E sì che il primo ereader a inchiostro elettronico a essere mai stato venduto fu il Sony Librie nel 2004 (in Giappone) tre anni prima dell’avvento del Kindle.

Vi invito poi a leggere l’altra informazione fornita dal volantino, non manca molto all’apertura delle scuole mentre sto scrivendo: “Dall’anno scolastico 2012/2013 tutti i libri di testo scolastici dovranno essere obbligatoriamente essere disponibili e scaricabili anche in formato elettronico compatibili con tablet e e-reader”. E allora perché non comprarsi un lettore se servirà forse al figlio o alla figlia? Potrebbe essere una buona idea.

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