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The Hunger Games, esce il film, Mondadori pubblica i primi due ebook e il terzo?

I due ebook della serie The Hunger Games disponibili in italiano

La serie di Suzanne Collins The Hunger Games non era ancora apparsa in ebook. Dal 20 marzo saranno disponibili in formato elettronico i due volumi tradotti in italiano, almeno così apprendo su IBS.it. Grazie al cielo hanno tratto un film dal primo episodio della trilogia che uscirà in tutto il mondo il 23 marzo (tranne che in Italia) e Mondadori ha preso la palla al balzo. Sarebbe stato bello avere da subito anche l’ultimo episodio ma dovremo aspettare 😦

Era diverso tempo che non mi staccavo da una storia per sei ore filate (tanto ci ho messo per finire La ragazza di fuoco) ed era un peccato che gli ebook della Collins non fossero ancora disponibili. Uscita da anni in Italia la serie non aveva avuto fortuna tanto che il terzo libro, Mockingjay (pubblicato negli USA nel 2010), non era stato ancora proposto nel nostro paese. Fatte le debite proporzioni immaginate che La vendetta dei Sith fosse stata rimandata…

A ogni modo Mondadori ha fatto bene, date un’occhiata ai motori di ricerca: la caccia ai PDF pirata dei due volumi usciti finora si è rinvigorita in queste ultime settimane; l’interesse per la storia della Collins verrà via via amplificato dal film in uscita e se fosse stata assente un’offerta commerciale legale – invece che 17/14,50 euro il primo libro verrà venduto a 6,99, questo sì che è un prezzo – la casa editrice di Segrate ci avrebbe solo rimesso.

E il terzo volume? Sarà in libreria il 15 maggio – due settimane dopo l’uscita di The Hunger Games nelle sale italiane – 19 mesi dopo la pubblicazione di Mockingjay negli USA. Mi augurerei che pure la versione elttronica sia disponibile in contemporanea ma chi lo sa. Il risultato attuale delle strategie di Mondadori? Ho appena comprato il terzo episodio in ebook sul Kobo Store a 9,30 euro 🙂 Quasi due anni per attendere una traduzione sono troppi.

Immagine | www.ibs.it

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Toccare i libri di Jesús Marchamalo, una guida utile per non confondere più la lettura con il libro

Toccare i libri di Marchamalo

Il testo di Jesús Marchamalo Toccare i libri, pubblicato l’anno scorso da Ponte alle Grazie (Gruppo Mauri Spagnol) mi è stato suggerito da un’amica, forte lettrice e amante dei libri. Incuriosito ho subito cercato on-line il volumetto, 64 pagine appena, otto euro, del cinquantaduenne giornalista spagnolo – cliccate qui per leggere una sua intervista apparsa a ottobre su GQ – in modo da acquistarlo e far sì che mi arrivasse subito.

Sgomento, orrorre! Su IBS, Bol.it, Feltrinelli ecc. la tanto odiata dicitura: “Attualmente non disponibile”. Ma se è uscito da sei mesi? Andiamo bene, del resto visto il sottotitolo – una passeggiata romantica e sensuale tra le pagine – non poteva certo esserci in ebook. Aspetta! E se nella libreria XY ne fosse rimasta una copia? Fortuna di vivere ai confini dell’impero, una telefonata ed ecco il libricino fra le mie mani.

Quanto a lei, caro Lettore, oltre a ringraziarla per il suo interesse, mi permetta di raccomandarle di consigliare questo libro il più velocemente possibile a un amico, sempre che le sia piaciuto naturalmente, prima che anche l’editore italiano decida di considerarlo un bene in esaurimento, se non altro per tenere fede anche lui alla tradizione.

Così si chiude la premessa di Marchamalo dove vengono narrate le vicende del suo testo, più volte stampato in Spagna (anche da editori diversi) e più volte esaurito perché il passaparola ne aveva fatto un titolo irrinunciabile. L’autore mette le mani avanti, afferma: “Guardate, se non lo trovate non rivolgetevi a me ma a chi lo stampa“. Dato che pare averci visto giusto ho così interrogato l’account Twitter di Salani (Gruppo Mauri Spagnol).

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Che cos’è un ebook reader? Una bella sorpresa per leggere senza fatica

Lie to me opening theme

È venuta a trovarci in casa editrice una futura (ma già) autrice l’altro giorno. Tra gli argomenti che abbiamo affrontato ci sono stati anche gli ebook; Elisa – ha la mia stessa età, trent’anni o poco più – mi dice che no, lei è affezionata all’oggetto libro, non ce n’è. Quando però le ho portato il mio Kobo Touch il suo viso si è illuminato dalla sorpresa. “Ma come? Io credevo che i lettori digitali fossero come gli iPad!” [vi rimando al blog di Tombolini circa questo fraintendimento].

Siamo talmente abituati, almeno dagli anni Ottanta del XX secolo, a leggere su schermi retroilluminati che la lettura digitale viene troppo spesso confusa con la lettura a monitor. Quando ci viene proposto di leggere tramite una tecnologia nuova, ovvero schermi a inchiostro elettronico, possiamo solo esserne stupiti. Ma come? Perché non mi si affaticano gli occhi? Diavoli dell’inferno! Cos’è questo affascinante accrocco?

Ma c’è un paradosso: nonostante un ebook reader imiti al 95% l’esperienza che si ha con un libro tradizionale è il tablet per la persona comune a essere il supporto per la lettura digitale. Credo dipenda da tre fattori 1) la loro maggiore diffusione (iPad su tutti) 2) le loro generose dimensioni (simili a quelle di un volume cartaceo) 3) “il bianco carta” e i colori che possono riprodurre (contro il grigio degli schermi e-ink).

In chiusura… non ho certo la verità in tasca, se “sfogliare” un ebook su un tablet LCD non vi fa né caldo né freddo – le app per leggere ebook abbondano del resto, Kobo ne rilascerà una anche per le tavolette che useranno Windows 8 – fate finta di non aver mai letto questo post; se invece faticate a leggere in digitale perché i vostri occhi reclamano una superficie passiva (priva di una lampada che vi illumina) comprate l’e-reader che preferite. Sarà una bella sorpresa.

Immagine | Lie to me

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ebook e prezzi, il problema della attribuzione di valore esiste da sempre

Il prezzo degli ebook, una angosciosa questione che trovo stucchevole. Volete spendere il meno possibile per acquistare i vostri libri digitali? Liberi di farlo. Non sono a posto (o vengo ritenuto poco furbo) se compro un ebook a dodici euro? Non mi importa. Potremmo stare qui fino al termine delle nostre esistenze a discutere sulla attribuzione di valore che diamo alle cose e non venire mai a un accordo. Leggete questo passaggio:

Ora pertanto debbo dire che il prezzo del libro fissato dall’editore sulla coperta di esso è ben soventi esagerato per cui fa ristare l’avventore dal comprarlo, non volendo esso offrire al libraio un terzo meno, primo danno; e perchè l’editore fu costretto a fissare prezzi che spaventano il compratore? perchè i librai chiedevano sconti enormi fino al 50% ond’è che l’editore dovette regolarsi a fissare un prezzo sul quale accordando il 50% gli rimanesse per lui se non il 20 almeno il 10 e di più un margine pel rischio delle copie che gli rimangono invendute.

Dichiarazione apparsa sulla “Bibliografia Italiana” di un editore torinese visionario Giuseppe Pomba (favorevole ai libri a prezzi popolari e indirettamente collegato alla nascita della UTET) nel lontano 1871, sì avete letto bene, sono passati centoquarant’anni ma siamo ancora qui a discutere su quanto dovrebbero costare questi strani mezzi di “diffusione dei lumi” siano essi cartacei o digitali. La mia opinione è che costano quanto uno è disposto a pagarli.

A proposito sapete quanto viene al chilo il tè? E un etto di zafferano sapete quanto lo pagate? E un litro di Coca-Cola? È giusto pagare “così tanto” ciò che abbiamo intenzione di consumare? Ma sono solo foglie, fiori e acqua aromatizzata! ^___^ Vi rimando al post su ebook e pirateria di tre settimane fa se vi va di capire come la penso, perché scaricare illegalmente non comporta alcun dubbio morale per me in quanto semplicemente sbagliato.

Per altri pareri sul prezzo degli ebook – anche in completo disaccordo con me 🙂 – vi segnalo “Ancora sul prezzo degli ebook e su alcune scelte opinabili” su eletteratura.wordpress.com, “L’odore dei soldi (digital edition)” su strategieevolutive.wordpress.com e i commenti in calce alla pagina dove potete scaricare gratuitamente le opere del collettivo Wu Ming, cliccate sull’indirizzo del loro sito per arrivarci direttamente www.wumingfoundation.com.

Foto | “More books, please!”, Susana Fernandez by Flickr

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Un pomeriggio per biblioteche perché in ebook Bizot non è disponibile

Il cancello di François Bizot

Come ha scritto di recente @ScintillaLuz su Twitter: «La vita del libro come “prodotto commerciale” può essere breve. Ma le biblioteche conservano anche tutti i volumi “fuori catalogo”». La definizione “prodotto commerciale” riflette bene la natura del libro tradizionale, tirato in un tot di esemplari una volta esaurite le copie prima risulta esaurito, poi fuori catalogo. Differenza sostanziale rispetto all’ebook che non finisce mai ma è sempre disponibile.

Ora per riprendere il discorso di cui sopra uno potrebbe dire: «Anche se il libro non lo trovo più basta che lo cerchi in biblioteca». Dipende, dipende se il bibliotecario l’ha nel frattempo acquistato. Mettiamo che voglia una copia de “Il cancello” di François Bizot uscito nel 2000 in Francia e nel 2001 in Italia per Ponte alle Grazie (nel 2007 in economica presso Tea). Ebbene, l’edizione Tea è esaurita, quella cartonata a 15,49 euro (ovvero 30.000 lire) reperibile in 3/5 giorni.

Al di là del segreto mistico per il quale l’edizione di “lusso” del libro di Bizot vecchia di dieci anni e più è ancora disponibile mentre quella economica no, come me la cavo se non posso aspettare e ne ho bisogno subito? Beh, non resta che rivolgersi a una biblioteca. Nel Bellunese dove abito sono stato fortunato, una, sulle oltre cinquanta biblioteche del network provinciale, a 30 chilometri da dove risiedo, ce l’ha.

Ho telefonato, me la sono fatta mettere via – grazie Elena –, ho preso l’auto (30+30 e un’ora tra andare e tornare) e adesso è sulla mia scrivania. Capirete come l’ebook sia una risposta concreta alla difficile reperibilità della maggioranza delle storie e dei saggi in commercio, cercavo un titolo di cinque anni fa non certo sconosciuto. Per concludere un accenno all’ebook lending, il prestito di libri digitali: pare essere molto gradito dal pubblico anglossassone, vedi il post di J.P. Titlow “Thanks to iPads and Kindles, E-Book Lending at Libraries Explodes” su www.readwriteweb.com.

Immagine | www.italia-vietnam.it

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Lo strano caso di alcuni ebook Fanucci, o libri digitali difficili da trovare

Quattro curiosi ebook Fanucci (febbraio 2012)

Sollecitato da un articolo di Edoardo Segantini su pirateria ed ebook (mio padre l’ha letto su carta e me l’ha segnalato, su http://www.corriere.it lo trovate on-line) mi sono deciso a scrivere un post sulla dura vita del lettore digitale onesto 🙂 Sono riconoscente anche a uno dei commentatori del pezzo di Segantini che scrive: “Non ho problemi a pagare i libri in formato elettronico a patto che 1) Siano reperibili quelli che mi interessano; 2) Abbiano un formato aperto”.

Tutto è nato da una mia nuova passione, China Miéville. Ho letto “La Città e la Città” in cartaceo  e, folgorato, ho cercato su Bookrepublic qualche altro suo titolo in italiano in ebook; caspita, tra i 33 titoli (dato 03/02/2012) di Fanucci non c’è nemmeno un titolo di Miéville, peccato 😦 Ma ecco l’anomalia. Se andate nella sezione ebook della casa editrice romana “La Città e la Città” c’è! Disponibile a 5,00€ insieme a 40 libri digitali di altri autori. Mmmh.

A questo punto ho cercato su Bookrepublic il titolo a fianco (vedi immagine allegata), “Picabo Swayne” di Salvi e Gatto. Niente, non c’è. Neppure su IBS, Feltrinelli e Bol.it. Entrambi i titoli sono reperibili solo sul sito del loro editore (per adesso). Ma il vero divertimento inizia ora. Prendiamo “Tempest” di Julie Cross. Se lo cerchiamo come Fanucci su Bookrepublic non c’è, se però digitiamo il titolo, ta da! È schedato sotto un editore “diverso”: Leggereditore.

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ebook e standard: scegliere il formato deve essere semplice, il caso Feltrinelli

Un solo titolo di Baricco, quattro diversi formati (tre digitali)

Prendo spunto da un tweet di Alessandro Veroli (@alexveroli) che mi ha rimandato a un post di Fiorenzo Pilla su www.kindleitalia.com “Anche la Feltrinelli (sic! ndLuca) vende ebook per Kindle” per farvi una domanda… non siete un po’ stufi della guerra dei formati? In questo momento immaginate di voler acquistare l’ultima storia di Baricco: “Mr Gwyn”.

Se date un’occhiata all’immagine, oppure andate anche voi su www.feltrinellieditore.it/ebook – attenzione, il sito dell’editore, non della libreria 😉 – scoprirete che la Giangiacomo Feltrinelli Editore offre ai suoi lettori quattro modalità diverse di acquisto di Mr Gwyn: cartaceo, in formato .mobi proprietario Amazon per Kindle, in formato .epub e .pdf con Adobe DRM.

Cliccando su ciascun link potete trovare la storia di Baricco a 14 euro (cartaceo), 8,50 euro (Amazon), 9,99 euro (.epub e .pdf, entrambi leggibili su Kobo). Viceversa, se passate dal sito della libreria (www.lafeltrinelli.it) non troverete traccia del formato per il Kindle (non vorrete certo fare un torto alla vostra libreria italiana preferita andando a comprare l’ebook dagli americani, nevvero?).

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Kobo, bene in Francia, arriva in Olanda ma tra gli obiettivi ci sono Brasile e Giappone

Il Kobo Touch si fa bello con Balzac sullo store on-line di Fnac France

Sapete che ho un occhio di riguardo per le politiche di Kobo. Avessi preso uno lettore digitale senza store incorporato… invece l’accesso al negozio di ebook sul Kobo Touch c’è ed è pure “ingombrante”, ancora di più dopo l’ultimo aggiornamento 1.9.16 il quale ha posto in home page i suggerimenti sui libri che potrei acquistare. Kobo è inoltre un player dalle dichiarate ambizioni globali, specie dopo l’acquisizione da parte di Rakuten di cui vi ho raccontato.

Oggi sono apparse tre notizie: una rispetto al numero di Kobo Touch venduti in Francia nel corso delle sei settimane (il post è di Clement Monjou e lo trovate su www.ebouquin.fr) dall’inizio della sua commercializzazione, un’altra a firma di Edward Nawotka su publishingperspectives.com sulle politiche di espansione globale future di Kobo e una terza di Wiebe de Jager di www.ereaders.nl sui primi ebook in olandese venduti da Kobo.

Andiamo per ordine: Monjou quasi divertito mette in dubbio i 50.000 lettori touch Kobo che Fnac France avrebbe già venduto ritenendo più probabile un comunque ottimo 40.000. Ho chiesto anch’io attraverso Twitter chiarimenti in proposito, vediamo se il colosso francese mi risponderà 🙂 Nawkota invece intervista Todd Humphrey, Executive Vice President del Business Development di Kobo, circa le prossime mosse, mi piace sottolineare la sua affermazione: “La nostra maggiore crescita verrà verosimilmente dall’estero”.

Immagine | Fnac France

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Kobo Touch e dizionari, poca flessibilità, disponibili per ora l’inglese e il tedesco

Merriam-Webster su Kobo Touch

Pagina del dizionario inglese Merriam-Webster su Kobo Touch

Se amate leggere con il dizionario a fianco, il Kobo Touch potrebbe rivelarsi una delusione. Premessa, non rientro in questa categoria ma la rispetto 🙂 A inizio 2012 il lettore di ebook canadese non ha un dizionario italiano incorporato ma solo il Merriam-Webster per la lingua inglese (www.merriam-webster.com) e il Duden per quella tedesca (www.duden.de), avete letto bene. A me colpisce la mancanza anche del dizionario francese, parbleau non è una nazione bilingue il Canada? E il Kobo non è in vendita nei negozi Fnac in Francia?

Vabbeh, direte voi, potrò inserirlo o caricarlo in qualche modo… Invece no, nisba. Particolare curioso, se dopo aver evidenziato la parola di vostro interesse cliccate, invece che su “Definizione”, su “Traduci parola” il Kobo dispone di otto dizionari bilingue tra cui anche l’inglese-italiano e l’italiano-inglese (giuro) sempre a firma Merriam-Webster. La mancanza del dizionario italiano è anche la croce di chi ha comprato il Sony PRS-T1 mentre non è un problema per chi usa Kindle (qui un breve video su You Tube).

Un tempo l’utilizzo del dizionario e la possibilità di sottolineare erano riservati agli ebook acquistati presso il Kobo store (!); ora questa follia è stata riparata. Se un dizionario italiano sarà implementato – quando in Germania hanno aperto lo store hanno aggiunto quello tedesco con il firmware 1.9.12 – potremo usarlo su qualsiasi ebook in nostro possesso. Ricordo che sul Kobo Touch è sufficiente premere un polpastrello su una parola durante la lettura per accedere alla funzione “Definizione” (ovvero dizionario).

Novità luglio 2012: siamo ancora in attesa di un dizionario italiano ma intanto sono stati aggiunti quello francese e giapponese; è cambiato inoltre in meglio l’accesso alla definizione, non si deve fare più il doppio passaggio descritto sopra (per maggiori informazioni vedi Aggiornamento estivo software Kobo Touch 2.0).

Novità ottobre 2012: il dizionario italiano è finalmente stato aggiunto, qual è tra i tanti dite? Ma il “Devoto Oli – Vocabolario della lingua italiana” (per maggiori informazioni vedi Aggiornamento autunnale software Kobo Touch 2.1.4).

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Il librario di Ultima Books: come imparai a non preoccuparmi e ad amare il DRM Adobe

La mia posizione circa il DRM Adobe, ovvero il lucchetto digitale che alcuni editori hanno messo ai loro libri digitali per contrastare la pirateria (?), è abbastanza tranquilla. Vale a dire non faccio guerre di religione, li compro e li scarico alla pari di quelli “liberi” o che hanno solo una protezione Social DRM (soluzione che preferisco). Se siete capitati su questo sito potreste avere la curiosità di sapere come funziona il Digital Rights Management (DRM).

Proprio da oggi, grazie a un tweet di @simplicissimus, c’è una sintesi davvero efficace su You Tube circa il funzionamento del DRM Adobe interpretata da Ciccio Rigali, il libraio di Ultima Books. Poniamo che vogliate acquistare un ebook con questa protezione, non dovrete fare altro che scaricare sul vostro computer il software Adobe Digital Edition e registrarvi presso l’azienda statunitense per ottenere un Adobe ID. Ora scaricate il libro, fatto? 🙂

Bene, adesso avete il vostro ebook nella libreria del programma e non vi resta che abilitare il Kobo Touch inserendo l’ID e la password nell’apposita sezione, grazie al cielo è un dispositivo eReader supportato da Adobe Digital Edition. Dopo l’autorizzazione e averlo collegato via USB al computer, il Kobo viene visualizzato con la sua icona come nuovo “scaffale” nella biblioteca, proprio sotto “Letti di recente”. Ora trascinate il libro sull’icona per trasferire il vostro acquisto al lettore digitale. Una volta sincronizzato l’ebook si leggerà senza problemi.

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