Librinnovando 2011, tutti intorno alla culla della editoria digitale

In autunno non solo foglie secche, sui prati si posano gli ebook di LibrInnovando

LibrInnovando 2011 è appena passato. Se l’editoria digitale è tra i vostri pensieri vi siete persi proprio una bella giornata in quel di Milano ieri 🙂 Non so se abbia fatto o meno boom – come scrivono su www.selfpublishinglab.com – la kermesse (www.librinnovando.it) organizzata da Ledizioni (sponsorizzata da Ledigital, Springer, Videolive Image e MLOL – Media Library On Line) ma di sicuro ha radunato tanti “carbonari dell’editoria” che credono in un futuro fatto di bit per i cantastorie nel XXI secolo.

Nella (strapiena) aula B4 della sede IED di via Bezzecca 5 ho potuto seguire tre incontri: “Il marketing, il libro e il valore del contenuto”, “Contenuti & contenitori: l’evoluzione dell’ebook e nuovi contenuti editoriali” ed “Editoria digitale & ebooks: la parola ai books blogger”. È stata soprattutto l’occasione di vedere dal vivo persone che seguo virtualmente, come Cecilia Averame (@AveCecilia), Marco Dominici (@mediadigger), Elena Asteggiano (@redattore) e la banda di bloggers capeggiata da eFFe (@abcdeeFFe).

Cosa ho capito: la paura di essere di fronte a una nuova “bolla tecnologica” (più volte è ecchegiata l’esperienza fallimentare legata ai CD-ROM/Editoria) non induce gli attori tradizionali (leggi editori) a investire in ebook curati oppure enhanced o a ragionare su piani strategici legati al digitale di lungo periodo… le applicazioni per iPhone/iPad (Giorgia Conversi e Silvia Carbotti) sono una strada da percorrere, soprattutto ora che chi investe viene premiato, certo i costi “editoriali” di una app sono molto alti rispetto a un libro.

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Come sottolineare un libro elettronico sul Kobo Touch (versione 1.9.14)

Il menu per evidenziare o inserire note nel Kobo Touch

Kobo Touch e note, ora si può. Fino a stamattina non avrei consigliato a chi non può fare a meno di sottolineare i libri di acquistare questo ebook reader. Infatti si poteva farlo solo sugli ebooks comprati sul Kobo Store e non su quelli italiani! Tuttavia collegando il device alla rete senza fili proprio oggi ho ricevuto l’avviso di una nuova versione del software (1.9.14) che “risolve” questa limitazione. E allora vediamola insieme.

Come vedete nella foto nei giorni scorsi ho acquistato su Bookrepublic Player One di Ernest Cline – costa la metà del volume cartaceo e vista la sua trama era doveroso comprarlo in ebook 🙂 – e ho inizato a leggerlo. Poniamo che un passaggio mi piaccia molto e voglia evidenziarlo. Premo sullo schermo ed esattamente come su un dispositivo Apple evidenzio una o più parole. Ecco le opzioni che mi si parano di fronte.

1) Posso evidenziare il passaggio senza prendere note, una striscia grigia mi ricorderà che la frase mi aveva colpito; 2) Posso aggiungere una nota legata alla parola e/o alla frase sottolineata. Entrambe le opzioni – la prima ha l’icona di una matita, la seconda di un post-it – sono recuperabili alla voce Annotazioni del menu di navigazione del Kobo Touch. Oppure 3) posso condividere la nota direttamente su Facebook.

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Kobo acquistata da Rakuten, un negozio e-commerce futuro editore digitale?

Rakuten, gigante giapponese dell'e-commerce ha comprato Kobo

Nei giorni scorsi come ho segnalato su Tropico del Libro (sito con il quale ho iniziato a collaborare, grazie Francesca!) e anche raccontato su Storify (avrete capito che mi sto divertendo a usare questo strumento) Kobo è diventata… giapponese! Ebbene sì, uno non fa tempo a comprare un ebook reader canadese che subito cambia nazionalità il device, roba da matti 🙂 E ora come faccio con i pezzi di ricambio?

Scherzi a parte ho chiesto a Giovanni Cappellotto – da anni osservatore attento sul suo sito (cliccate qui) dei sistemi di vendita on-line  – di farmi capire un po’ di più il senso di un’operazione che ha visto la giapponese Rakuten “comprare cash” Kobo da un giorno all’altro – ovvio, questo è quello che è parso ai più, chissà quanti mesi di trattative ci sono stati dietro. Dopo il salto il resto dell’intervista.

Rakuten è un nome sconosciuto al pubblico italiano, ora all’improvviso si profila come un rivale di Amazon nel mondo, come mai? Cos’è Rakuten?
Rakuten con eBay e Amazon appartiene al gruppo dei più grandi competitori mondiali nell’e-commerce, anche se tra loro hanno caratteristiche diverse. Rakuten nasce in Giappone, vanta circa 70 milioni di account attivi, ha un modello di business molto diverso da quello che noi conosciamo in Occidente.

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I libri fotografici digitali (commenti a margine sul futuro della fotografia)

Il libro fotografico, pensabile in ebook? Il parere di Roberto Koch (Contrasto)

Ho seguito – grazie alla cronaca Twitter di Davide Bonando – un convegno che si è tenuto il 5 novembre a Milano, presso il Palazzo Lombardia, dal titolo “10 domande per operare nel campo della fotografia”. Il programma lo trovate su 24meridiani.it e anche qualche informazione in più sul progetto Rete Fotografia, ovvero il tentativo di “valorizzare la fotografia nel senso più ampio possibile, come professione ma anche come fondamentale strumento di analisi del territorio e dei cambiamenti sociali”.

Mi ha colpito un passaggio sull’editoria digitale che voglio proporvi. Roberto Koch (Contrasto) interrogato da Gian Marco Sivieri (24 ORE Cultura) afferma che il libro fotografico in quanto oggetto sopravviverà agli ebook (vedi immagine in alto). E non stiamo parlando di un conservatore, Koch (editore tradizionale e presidente della Fondazione Forma) recentemente ha dichiarato ad Antonio Prudenzano di Affari Italiani:

“Io sono molto curioso e entusiasta di capire come il pubblico reagirà alla pubblicazione della nostra prima App per iPad. […] In Europa c’è una minore urgenza di cambiare e forse una maggiore attenzione alle versioni elettroniche che non siano una pura trasformazione del PDF del libro, come dicevo prima. Ciononostante nessun editore si era cimentato prima con della App dedicate ai grandi maestri della fotografia, e quindi siamo contenti di aprire questa strada”.

Da una parte quindi un riconoscimento del valore dei libri fotografici, tuttora valido proprio per le loro caratteristiche peculiari (la resa delle foto su carta, il controllo del fotografo rispetto all stampa ecc.), dall’altra le App per iPad/iPhone e iPod Touch come quella dedicata a Mario Giacomelli disponibile a 9,99 euro sull’App Store di Apple; ovvero la sperimentazione per trovare “un nuovo modo di pensare la fotografia, un nuovo modo di vederla, di comprenderla, di viverla”.

Se cliccate sul link in fondo trovate il resoconto della giornata con le intuizioni più salienti di Renata Meazza, Gabriella Guerci, Roberta Valtorta, Claudio Marra, Silvia Paoli, Laura Gasparini, Denis Curti, Pier Luigi Gibelli, Piero Di Camillo, Massimo Pizzocri, Mara Campana, Francesco Jodice, Claudio Martino, Franziska Nori, Davide Rampello, Alessandro Bianchi, Gian Marco Sivieri, Roberto Koch, Enzo Minervini, Marco Pratellesi, Maria Chiara Corazza e Salvo Dell’Arte raccolte grazie a Storify. View the story “Progetto Rete Fotografia (completo)”

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Kobo Touch, il menu in lingua italiana

Kobo Touch Spento

Che aspetto ha un ebook reader “chiuso”, il Kobo ha questa simpatica icona

Ereader Kobo in Europa, dopo la Germania, la Francia. Domani mattina FNAC dovrebbe annunciare la possibilità di preordinare il Kobo Touch; sarà possibile acquistarlo nei negozi della catena transalpina dal 28 novembre (non in Italia). Sul blog aldus2006.typepad.fr trovate tutti i particolari, sono interessanti soprattutto i prezzi, 129,90 euro, addirittura 99,90 per chi è affiliato.

Dop questa notizia di servizio potete esaminare nell’immagine sopra l’aspetto del Kobo Touch spento. È possibile spegnere il dispositivo tramite una levetta in alto a destra dell’ereader che lo accende, lo spegne, o lo manda in stand-by. Un appunto personale, tale levetta pare “economica”, un po’ troppo fragile e plasticosa almeno per le mie dita! A ogni modo ha sempre funzionato finora.

È stato dato al dispositvo di lettura di libri digitali un aspetto gradevole, soprattutto per quanto riguarda la schermata principale (non possiamo certo leggere sempre e saranno più le volte che il Kobo sarà “in sonno” di quando lo useremo). Se preferite potete visualizzare da spento la copertina dell’ultimo ebook in lettura (in evidente tentativo mimetico rispetto al libro cartaceo).

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Kobo Touch in italiano come va

Un ePub in lingua italiana visualizzato dal Kobo Touch. Quiz: sapete dirmi di quale autore e opera si tratta?

Ho acquistato un lettore di libri digitali Kobo Touch nei mesi scorsi; ho deciso di comprare l’ereader negli Stati Uniti ma dal 1° ottobre è disponibile anche in Europa, in Germania attraverso il sito www.redcoon.de. Come vi ho scritto nel secondo post di questo blog scegliere è complicato ma alla fine ho optato per il device canadese: se Amazon con il suo Kindle parla in primo luogo agli statunitensi e agli anglofoni, Kobo si ripromette di essere “globale”, vedremo.

A questo proposito voglio ricordare – se non siete interessati a come si sta evolvendo l’editoria digitale saltate pure a piè pari 🙂 – un commento di Jack W Perry a un post del 2010 di Mark Bertlis riguardo a Kobo: “I agree that Kobo seems to be the forgotten eReader” (fonte: indexmb.com). Ovvero sappiate che scegliendo i prodotti dell’azienda canadese sarete un po’ come chi apprezza i gruppi indie rispetto a quelli mainstream. Kobo ha dal canto suo l’ambizione di diventare il player numero uno sul mercato (sic).

Tornando a noi, ho aggiornato il lettore alla versione 1.9.12, in un prossimo post vi mostrerò il menu completo nella nostra lingua. Sono molto contento di come funziona il Kobo Touch e dell’interfaccia in italiano anche se vi sono della criticità che via via evidenzierò, mi auguro che nuove versioni del firmware vi rimedieranno in futuro. Partiamo con una comparativa per farvi capire quanto grande è, più una riflessione sulla necessità di una custodia.

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Quale ebook reader compro?

Il primo Kindle, era "più credibile dei predecessori" (Luca De Biase)

Comprare un lettore digitale è un piccolo investimento. Dobbiamo pensare che ci servirà a lungo ma, dato l’elevato tasso di obsolescenza dei prodotti tecnologici – neppure le auto si svalutano come i Kindle, da 400 a 38 dollari –, è anche un rischio. E se poi il mese dopo esce un ebook reader più completo e più bello? Bene, se ragionate così non diventerete mai lettori digitali su schermi e-ink, continuerete a soffrire di affaticamento visivo dovuto alla luminosità degli schermi LCD. Beh, c’è chi non si fa problemi e usa un iPad 🙂

Osservate l’immagine in alto, raffigura il primo Kindle uscito nel novembre 2007. Pare sbucato fuori da una space opera stile Guerre Stellari. De Biase lo annunciava così su Crossroads: “Un nuovo oggetto per leggere i libri elettronici”. Quattro anni dopo possiamo scegliere fra un Kindle senza tasti, uno con collegamento in 3G ecc. Su www.gizmodo.it trovate un’ottima sintesi della sua evoluzione. È il momento giusto, acquistate ciò che volete, non “per forza” un prodotto Amazon, ad esempio io ho preso il Kobo Touch uscito pochi mesi fa.

“Sono anni che abbiamo internet e gli e-book. Nessuno li legge” (Gianluca La Rosa), “Facile prevedere che Kindle non prenderà piede” (Guido Tedoldi), questi due commenti al post di De Biase sono tuttora validi, sì oggi, nel 2011, non sono ironico! Il mondo è pieno di libri, esisteranno ancora a lungo, nessuno vi obbliga a leggere in digitale. Se invece volete provare, semplice: compratevene uno, bastano 150 euro.

Foto | Amazon Kindle (2007) by EricaJoy (Flickr)

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Chi è il lettore digitale?

Mi chiamo Luca e sono un lettore. Come voi. Amo e ho amato molto i libri e le storie in essi contenute per più di vent’anni, senza volerlo sono anche diventato partecipe della loro creazione perché lavoro in campo editoriale dal 2005; ancora adesso compro e utilizzo volumi di carta.

Sei anni fa ho appreso dell’esistenza dei “libri elettronici”, parevano fantasie, chimere; quest’anno sono diventato un lettore di ebook. Se anche voi siete interessati a capire dove si trasferiranno i contenuti ora ospitati nei libri allora andremo d’accordo. Buona lettura (digitale e non).

Foto | S. Ferri, I ferri dell’editore, edizioni e/o, 2011 (ePub on Kobo Touch)

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